QF 13 libbre 9 cwt AA pistola

Il fucile QF 13 libbre 9 cwt AA era un fucile appositamente progettato per i dipartimenti di difesa aerea per sostituire le armi provvisorie di difesa aerea e servire come arma standard.

Dopo che, alla fine del 1914 e all'inizio del 1915, i cannoni antiaerei provvisori furono utilizzati nell'esercito britannico e non soddisfacevano i requisiti, Sir John French, comandante del corpo di spedizione britannico in Francia, il 18 febbraio 1915 fornì istruzioni all'Alto Comando per lo sviluppo di un cannone antiaereo adatto.

Per essere in grado di combattere gli aerei che volano sempre più velocemente e più in alto, l'arma deve avere una velocità della volata di almeno 610 metri al secondo. Il 19 agosto 1915 l'Alto Comando decise di modificare un fucile da 18 libbre già utilizzato a tal punto che il requisito poteva essere soddisfatto. Per questo è stata usata una culatta da 18 libbre, ma il foro è stato ridotto a 76 mm per sparare proiettili da 13 libbre.

Le prime armi furono consegnate alla fine del 1915. Per ottenere una migliore mobilità, la maggior parte delle pistole sono state montate su autocarri Thornycroft tipo J, che sono stati utilizzati in punti strategicamente importanti.

Oltre che sul fronte occidentale, alcune delle pistole erano usate anche in Gran Bretagna. Quando il Reich tedesco utilizzò bombardieri da zeppelin durante la guerra, questi cannoni non erano più sufficienti per la difesa e furono sostituiti dai cannoni QF 3 pollici 20 ZG.

Nel 1918 i cannoni dovettero essere modernizzati e convertiti in nuovi telemetri, altimetri e telescopi, poiché sia la velocità che l'altitudine degli aerei nemici erano aumentate notevolmente e i cannoni dovevano essere adattati di conseguenza.

Alla fine della guerra furono costruiti complessivamente 348 cannoni, di cui 232 furono impiegati sul fronte occidentale.

 

 

QF 13 libbre 9 cwt AA pistola in azione a Cambrai il 13 marzo 1918

QF 13 libbre 9 cwt AA pistola in azione a Cambrai il 13 marzo 1918

 

QF 13 libbre 9 cwt AA pistola in azione a Cambrai il 13 marzo 1918

QF 13 libbre 9 cwt AA pistola in azione a Cambrai il 13 marzo 1918

 

 

 

Scheda tecnica:

Individuazione: QF 13 libbre 9 cwt AA pistola
Paese di produzione: Gran Bretagna
Anno di introduzione: 1915
Quantitativo: 348 pezzi
Calibri: 76,2 mm
Lunghezza del tubo: 2,46 metri
Fascia: Massimo 5.800 metri
Peso: 7,5 tonnellate

 

 

Una QF 13 libbre 9 cwt AA pistola nel Museo Imperiale della Guerra a Duxford

Una QF 13 libbre 9 cwt AA pistola nel Museo Imperiale della Guerra a Duxford

 

 

 

 

 

Qui potete trovare la letteratura giusta:

 

Le trattrici italiane della grande guerra. Il traino meccanico delle artiglierie dalle origini al 1918

Le trattrici italiane della grande guerra. Il traino meccanico delle artiglierie dalle origini al 1918 Copertina flessibile – 15 set 2014

Storia dei mezzi meccanici che hanno permesso lo spostamento veloce di artiglierie - ma anche di uomini e materiali - da una parte all'altra del fronte italiano nella Prima Guerra Mondiale.

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Artiglieria da trincea austro ungarica e germanica. Ediz. illustrata: 1 Copertina rigida – 1 gen 2011

Tecnica, munizionamento e industria bellica alla prova dell'uso in prima linea per l'appoggio della fanteria e delle squadre d'assalto.

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Artiglieria da trincea austro ungarica e germanica: 2 Copertina rigida – 1 gen 2012

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Fuoco sull'Ortigara. Artiglieria pesante e aviazione nella grande guerra

Fuoco sull'Ortigara. Artiglieria pesante e aviazione nella grande guerra Copertina flessibile – 11 lug 2017

Furono tra i protagonisti militarmente rilevanti della battaglia dell’Ortigara, ma la loro presenza è passata sostanzialmente sotto silenzio. Le artiglierie ferroviarie francesi ritrovano ora il ruolo che gli spetta nella storia del conflitto lungo il fronte italiano grazie a Luca Girotto e Luigino Caliaro, autori di “Fuoco sull’Ortigara”. 168 pagine a colori, formato 21×23, che con il supporto di oltre 140 straordinarie foto in gran parte inedite e grazie a documenti usciti dagli archivi d’oltralpe documentano per la prima volta una storia mai scritta prima.Spiegano gli autori: in previsione della battaglia dell’Ortigara, gli accordi tra alleati prevedevano l’arrivo di un appoggio d’artiglieria francese a supporto dell’offensiva. Per varie ragioni, soprattutto per non privarsi di artiglierie campali assolutamente indispensabili sul fronte occidentale, la scelta francese ricadde sull’invio di alcune imponenti artiglierie ferroviarie pesanti. Per immaginare quale impatto possono aver avuto sui contemporanei è sufficiente guardare gli scatti ritrovati da Girotto e Caliaro che documentano la mole colossale di cannoni come quelli da 320 mm M.le 70-93 su affusto Schneider con una lunghezza complessiva della struttura di quasi 26 metri per 162.000 kg di peso.

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Basti in groppa! L'artiglieria someggiata dall'Armata Sarda all'Esercito Italiano

Basti in groppa! L'artiglieria someggiata dall'Armata Sarda all'Esercito Italiano Copertina flessibile – 10 apr 2018

Sullo specifico argomento esistono solo un numero sorprendentemente ridotto di lavori limitati all'ambiente alpino e all'artiglieria da montagna ma altri aspetti, come l'artiglieria coloniale e l'artiglieria someggiata non alpina sono rimasti in gran parte inesplorati. Ecco quindi un interessante e inedito studio sulla storia di tutte le artiglierie someggiate dell'Esercito Italiano, a partire dalle guerre risorgimentali e fino ai giorni nostri, illustrato con un'importante numero di fotografie, stampe e disegni.

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