QF 13 libbre 6 cwt AA Pistola

Il QF 13 libbre 6 cwt AA era una pistola che doveva essere convertita da un'arma da campo in una pistola antiaerea per combattere gli zeppelin tedeschi.

L'Ordnance QF 13 libbre pistola fu introdotta nel 1904 per l'artiglieria reale britannica e canadese a cavallo e si basava sull'esperienza della seconda guerra boera dal 1899 al 1902. Da questi è nata la consapevolezza che la cavalleria penetra in un'arma mobile e potente necessaria per la guerra moderna.

Quando scoppiò la prima guerra mondiale e la guerra del movimento sul fronte occidentale passò ad una guerra di posizione, le unità di cavalleria britannica divennero superflue, così come i loro cannoni.

Alcune di queste unità sono state trasferite in Medio Oriente, ma alcune unità sono rimaste sul fronte occidentale. Dal momento che a partire dal 1915 anche gli aerei cominciarono ad attaccare bersagli a terra, i cannoni di difesa aerea dovevano essere installati velocemente.

A questo scopo, alcuni dei fucili QF 13 libbre sono stati convertiti e classificati come fucili QF 13 libbre 6 cwt AA. Per rimanere mobili con le pistole, sono state montate sulla zona di carico degli autocarri.

Poiché le prestazioni dei cannoni per la difesa contro gli aeroplani era piuttosto bassa, solo alcune delle pistole sono state convertite e utilizzate. Fino alla fine della guerra, solo 12 furono impiegati in Egitto e Palestina, 4 in Mesopotamia, 2 in Grecia e 2 sul fronte occidentale.

Dopo la guerra sono stati ricostruiti per l'uso delle armi da fuoco.

 

 

QF 13 libbre 6 cwt AA pistola montata su un camion Daimler Mk 3

QF 13 libbre 6 cwt AA pistola montata su un camion Daimler Mk 3

 

QF 13 libbre 6 cwt AA pistola montato su un camion Thornycroft tipo J ad Armentières Marzo 1916

QF 13 libbre 6 cwt AA pistola montato su un camion Thornycroft tipo J ad Armentières Marzo 1916

 

 

 

Scheda tecnica:

Individuazione: QF 13 libbre 6 cwt AA Pistola
Paese di produzione: Gran Bretagna
Anno di introduzione: 1915
Quantitativo: 20 pezzi
Calibri: 76,2 mm
Lunghezza del tubo: 1,85 metri
Fascia: Massimo 5.200 metri
Peso: sconosciute

 

 

 

 

 

Qui potete trovare la letteratura giusta:

 

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Storia dei mezzi meccanici che hanno permesso lo spostamento veloce di artiglierie - ma anche di uomini e materiali - da una parte all'altra del fronte italiano nella Prima Guerra Mondiale.

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Artiglieria da trincea austro ungarica e germanica. Ediz. illustrata: 1 Copertina rigida – 1 gen 2011

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Fuoco sull'Ortigara. Artiglieria pesante e aviazione nella grande guerra

Fuoco sull'Ortigara. Artiglieria pesante e aviazione nella grande guerra Copertina flessibile – 11 lug 2017

Furono tra i protagonisti militarmente rilevanti della battaglia dell’Ortigara, ma la loro presenza è passata sostanzialmente sotto silenzio. Le artiglierie ferroviarie francesi ritrovano ora il ruolo che gli spetta nella storia del conflitto lungo il fronte italiano grazie a Luca Girotto e Luigino Caliaro, autori di “Fuoco sull’Ortigara”. 168 pagine a colori, formato 21×23, che con il supporto di oltre 140 straordinarie foto in gran parte inedite e grazie a documenti usciti dagli archivi d’oltralpe documentano per la prima volta una storia mai scritta prima.Spiegano gli autori: in previsione della battaglia dell’Ortigara, gli accordi tra alleati prevedevano l’arrivo di un appoggio d’artiglieria francese a supporto dell’offensiva. Per varie ragioni, soprattutto per non privarsi di artiglierie campali assolutamente indispensabili sul fronte occidentale, la scelta francese ricadde sull’invio di alcune imponenti artiglierie ferroviarie pesanti. Per immaginare quale impatto possono aver avuto sui contemporanei è sufficiente guardare gli scatti ritrovati da Girotto e Caliaro che documentano la mole colossale di cannoni come quelli da 320 mm M.le 70-93 su affusto Schneider con una lunghezza complessiva della struttura di quasi 26 metri per 162.000 kg di peso.

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Sullo specifico argomento esistono solo un numero sorprendentemente ridotto di lavori limitati all'ambiente alpino e all'artiglieria da montagna ma altri aspetti, come l'artiglieria coloniale e l'artiglieria someggiata non alpina sono rimasti in gran parte inesplorati. Ecco quindi un interessante e inedito studio sulla storia di tutte le artiglierie someggiate dell'Esercito Italiano, a partire dalle guerre risorgimentali e fino ai giorni nostri, illustrato con un'importante numero di fotografie, stampe e disegni.

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